Abolita la “Carta Blanca” per il visto turistico dei cittadini cubani

Abolita la “Carta Blanca” per il visto turistico dei cittadini cubani

Come cambia la richiesta di visto turistico per l’Italia

Grazie ad un recente decreto legge dal 14 gennaio 2013 ai cittadini cubani che richiedono un visto turistico per viaggiare all’estero verrà richiesto solamente un passaporto valido.
Non saranno più richieste la “carta blanca” e la lettera d’invito “carta de invitaciòn”.
La novità assume una particolare importanza in quanto la “carta blanca”, il documento emesso dall’amministrazione cubana, poteva essere negata senza giustificazione vanificando a tutti gli effetti l’intera pratica per il rilascio del visto di ingresso ai fini turistici da parte dell’ambasciata Italiana.

Altra novità riguarda la possibilità di permanenza all’estero da parte del cittadino cubano per un periodo massimo di 24 mesi, contro gli 11 consentiti dalla precedente normativa.

Cosa cambia nella richiesta di visto turistico da parte dei cittadini cubani che vogliono recarsi in Italia?

Attualmente la richiesta del visto turistico presuppone due distinti procedimenti, uno a carico delle autorità cubane e uno a carico delle autorità italiane.
La persona che desidera invitare il cittadino cubano in Italia deve richiedere all’Ambasciata di Cuba o, in alternativa, al Consolato Generale di Cuba in Italia, il rilascio della “carta de invitaciòn” che deve essere presentata, assieme agli altri documenti richiesti, all’Ambasciata Italiana a Cuba dal cittadino cubano invitato.
Successivamente alla concessione del visto turistico da parte dell’Ambasciata Italiana a Cuba, il cittadino cubano deve richiedere la “carta blanca” per poter uscire dal proprio paese.

Dal 14 gennaio l’Ambasciata Italiana dovrebbe recepire la nuova direttiva del Governo Cubano escludendo la “carta de invitaciòn” dall’elenco dei documenti richiesti.
A quel punto la modalità di richiesta del visto turistico presso l’Ambasciata Italiana sarebbe assimilabile a quella di qualsiasi altro Paese che non ha raggiunto accordi bilateriali con il Governo Italiano in merito ai permessi di ingresso turistico in Italia (come il Brasile i cui cittadini non necessitano del visto turistico per entrare in Italia).
Rimarranno valide le modalità di richiesta d’appuntamento per l’intervista, da effettuarsi per via telematica,mediante l’apposito programma di prenotazione del turno presente sul sito dell’Ambasciata Italiana, come per la richiesta di documentazione atta a dimostrare i mezzi di sussistenza richiesti ai cittadini stranieri che intendano recarsi nel territorio italiano. (Direttiva del Ministero dell’Interno del 01 marzo 2000).
Tale direttiva prevede l’obbligo di dimostrare l’esistenza di un alloggio idoneo sul territorio italiano, la disponibilità della somma occorrente per il rimpatrio comprovabile con l’esibizione del biglietto aereo, la disponibilità dei mezzi di sostentamento economico, la disponibilità di un’adeguata copertura assicurativa per il rimborso delle spese mediche e rimpatrio (30.000 €).

Da parte del cittadino cubano, oltre alla compilazione della richiesta, dovrà essere presentato il passaporto con validità non inferiore a tre mesi dalla data di partenza dal territorio italiano.

Altra documentazione che dovrà presentare, richiesta anche oggi, è la dimostrazione della propria condizione socio-economica mediante esibizione di comprovanti di lavoro ovvero dichiarazione giurata di sostentamento da parte della famiglia o documentazione attestante l’invio di aiuti economici dall’estero.

Aspetti positivi

Sicuramente una riduzione delle spese e dei tempi di predisposizione dei documenti.
Si risparmieranno 400/500 € derivanti dalle spese annesse all’autentica e legalizzazione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, eventuali spese per agenzia pratiche, al rilascio della “carta de invitaciòn”, oltre alle spese per il rilascio della “carta blanca a Cuba”.
Si ridurranno i tempi necessari alla predisposizione dei documenti richiesti per il rilascio della “carta de invitaciòn” in Italia ed il tempo richiesto per il rilascio della “carta blanca” a Cuba.

Aspetti negativi

Nel merito della pratica di richiesta visto turistico non si vedono svantaggi in quanto diminuiscono i costi e i tempi di evasione delle pratiche pur persistendo, da parte italiana, tutte le problematiche connesse al rilascio del visto.

Potrebbero esserci un incremento delle richieste con conseguente allungamento dei tempi di assegnazione turni in Ambasciata o, sul fronte italiano, un incremento di visti negati per ridurre l’afflusso di cittadini cubani nel nostro paese, con conseguente aumento del rischio migratorio.

Conseguenze dell’incremento di durata del visto turistico.

La possibilità di soggiornare all’estero per 24 mesi continuativi senza perdere i diritti di residenza, invece degli attuali 11, per quanto concerne il visto turistico è completamente ininfluente in quanto il visto turistico è una tipologia di visto breve (tipo C) che permette allo straniero di soggiornare in area Schengen per un periodo massimo di 90 giorni ogni semestre.
Pertanto, anche se da parte Cubana viene concessa la possibilità di rimanere all’estero per 24 mesi, in Italia non è concessa una permanenza di tale durata.
Altro argomento è invece il visto turistico di lunga durata, ad esempio per lavoro subordinato (colf – badanti ecc..); se questo visto turistico viene concesso per un periodo di 24 mesi consente al cittadino cubano la permanenza continuativa in Italia per tutto il periodo di validità del visto turistico, senza dovere obbligatoriamente fare un viaggio di ritorno a Cuba dopo 11 mesi, per evitare di perdere i diritti di residenza.