L’assicurazione sanitaria per stranieri extracomunitari ai fini del Visto Affari ha una durata di 6 mesi durante i quali è permesso soggiornare in area Schengen fino ad un massimo 90 giorni. L’assicurazione ha un massimale di 30.000 € a persona per il rimborso delle spese di ricovero ospedaliero d’urgenza e le spese di rimpatrio, come richiesto dalla normativa.
L’assicurazione sanitaria è un documento necessario ai fini del rilascio del visto di ingresso e può essere contratta in Italia dalla società/impresa italiana che invita.
Vantaggi della nuova polizza International Travel Schengen – Visto affari
- Libertà – può essere utilizzata liberamente per visti multipli nell’arco dei 6 mesi;
- Flessibilità – non vincola la data di partenza e la data del rientro nel periodo contrattuale di 6 mesi;
- Economicità – ha un costo decisamente inferiore rispetto alle offerte presenti sul mercato in quanto si paga per il solo periodo assicurato (non per 6 mesi);
- Garanzia – rispetta tutte le direttive del codice europeo dei visti.
Il visto affari - Cosa dice la normativa
Il visto per affari consente l’ingresso in Italia, ai fini di un soggiorno di breve durata, allo straniero che intenda viaggiare per finalità economico-commerciali, per contatti o trattative, per l’apprendimento o la verifica dell’uso e del funzionamento di beni strumentali acquistati o venduti nell’ambito di contratti commerciali e di cooperazione industriale.
Per l’ottenimento del visto d’ingresso il cittadino straniero deve esibire la seguente documentazione:
- formulario per la domanda del visto d’ingresso
- fotografia recente in formato tessera
- documento di viaggio in corso di validità con scadenza superiore di almeno tre mesi a quella del visto richiesto
- titolo di viaggio di andata e ritorno (o prenotazione), ovvero la dimostrazione della disponibilità di mezzi di trasporto personali
- dimostrazione del possesso di mezzi economici di sostentamento, nella misura prevista dalla Direttiva del Ministero dell’Interno 1.3.2000 (es: fideiussione)
- assicurazione sanitaria avente una copertura minima di €30.000 per le spese per il ricovero ospedaliero d’urgenza e le spese di rimpatrio, valida in tutta l’area Schengen
- documentazione locale comprovante l’effettiva condizione di operatore economico-commerciale (ad es.: licenza d’esercizio, certificato di visura camerale, ecc.)
- programma del soggiorno, con indicati i contatti d’affari previsti e i recapiti in Italia, o lettera d’invito dell’impresa italiana
Nota bene: per effetto di specifici accordi locali approvati dalla Commissione europea, è possibile che i documenti richiesti siano in tutto o in parte diversi da quelli elencati. Rivolgersi all’Ambasciata o al Consolato italiano competente per ulteriori informazioni.
Il cittadino straniero può essere invitato da un’impresa operante sul territorio nazionale e viaggiare in Italia per:
- affari
- contatti
- trattative economiche o commerciali
- apprendimento o verifica dell’uso e del funzionamento di macchinari acquistati o venduti nell’ambito di contratti commerciali e di cooperazione industriale con imprese italiane
- per il relativo aggiornamento professionale
- per la visita alle strutture dell’impresa italiana
- per la partecipazione a mostre o fiere di settore in Italia
L’istanza di rilascio del visto d’ingresso deve essere accompagnata da una “dichiarazione d’invito” sottoscritta dall’Ente o dalla stessa impresa italiana.
La dichiarazione deve indicare il periodo ed il motivo del soggiorno richiesto, nonché l’attività che sarà svolta dallo straniero invitato.
Il visto per affari, in presenza di analoghi requisiti, può essere rilasciato anche alle persone che accompagnino, per documentate ragioni di lavoro, il richiedente.